Aiuto allo studio

Aiuto allo studio

Categoria : Trattamenti

I processi di studio si sviluppano e si affinano con l’età. A volte l’approccio allo studio o il metodo personale dell’alunno può risultare inadeguato o inefficace.

E’ possibile migliorare le strategie di studio per mezzo di programmi individualizzati che abbracciano i processi di apprendimento, le abilità metacognitive e lo stile di elaborazione delle informazioni.

I programmi volti al miglioramento dell’abilità di studio possono affrontare diverse aree:

  • La motivazione allo studio: la percezione di autoefficacia, cioè sentire di potercela fare e le “teorie implicite dell’intelligenza”, cioè credere in un’intelligenza incrementabile piuttosto che immutabile, favoriscono il cimentarsi nei compiti con maggior dedizione;
  • La capacità di organizzare il proprio lavoro: è importante saper preparare il materiale, stabilire i tempi di lavoro e le pause, programmare la giornata o la settimana;
  • L’uso di sussidi: saper utilizzare immagini, didascalie, vocabolari, carte geografiche, tabelle o internet facilita lo studio;
  • L’elaborazione attiva del materiale: attività utili per migliorare la comprensione di testi, discriminare le informazioni cruciali da quelle irrilevanti, creare associazioni e collegamenti tra informazioni, riformulare concetti con parole proprie e pianificare una relazione;
  • La flessibilità di studio: saper modificare il proprio metodo di studio in base al tipo di testo o alle richieste;
  • Partecipazione in classe: alcuni suggerimenti su come prendere parte attivamente alle lezioni;
  • Stili cognitivi personali di elaborazione dell’informazione: le modalità di apprendimento individuali vanno assecondate ma è utile saper riconoscere il proprio stile cognitivo, perfezionarlo e saperlo calibrare in base agli obiettivi del compito da svolgere;
  • Concentrazione: rendersi consapevoli dell’andamento della propria capacità di concentrazione e saper gestire le proprie risorse attentive;
  • Selezione degli aspetti principali: saper rilevare le informazioni cruciali di un testo;
  • Sensibilità metacognitiva: saper utilizzare strategie di studio e/o di memorizzazione, saper elaborare piani di lavoro;
  • Atteggiamento verso la scuola: sentirsi a proprio agio nel contesto classe, con i compagni e con gli insegnanti, saper riconoscere e gestire l’ansia scolastica, individuare fattori che potrebbe produrre un atteggiamento positivo nei confronti della scuola;
  • Attribuzione e impegno: l’alunno si spiega il successo o l’insuccesso in una prova attribuendo le cause a diversi fattori: la facilità/difficoltà del compito, la fortuna/sfortuna, l’abilità/incapacità, l’essere stato aiutato o meno, la quantità di impegno. Il tipo di attribuzioni determina la motivazione al lavoro e lo stato emotivo del bambino nei confronti della scuola. Egli può sentirsi in ansia piuttosto che rilassato, perfezionista nella prestazione piuttosto che desideroso di apprendere nuove cose. Lo stile attribuzionale dell’alunno può essere modificato col proposito di rinforzare la fiducia nelle proprie potenzialità, la motivazione, il desiderio di apprendere e, in ultima analisi, il rendimento scolastico.

Intervista sul Neurofeedback

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